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mercoledì 26 settembre 2012

214 - Non c'è il muzak nel deserto



In spettrali villaggi fantasma
popolati dai fantasmi della mente
i pensieri danzano sull'orlo del precipizio
in bilico sulla follia.
Gli oggetti creano aloni con scomparsi attimi
strisce di tempo contenenti persone.
Ogni secondo appena trascorso non esiste.
Ogni umana certezza svanisce.
Tutti gli orizzonti sono punti di domanda.
Qualsiasi viaggio è sempre di sola andata.
Rimangono solamente vecchie registrazioni
labili ricordi che la mente ci ripropone.
Davanti all'immensità
l'unica meschina ancora di salvezza
è la distrazione creante illusioni
per sfuggire alla propria vita
ennesimi umani inesistenti.
Io mi trovo da solo,
cammino con le mani in tasca
controvento al tempo
spargendo pensieri nel vuoto
fantastiche scintille nella mia notte.

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