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domenica 29 novembre 2015

498 - PRESEPI E TRADIZIONI

Una volta il prete del paese fece un presepe gigantesco, bellissimo, con giochi di luci mai visti.
Aveva chiamato una ditta specializzata spendendo parecchi soldi, il risultato era notevole: c'era il sole che levava e tramontava, dopo il tramonto veniva la notte, le stelle luminose si accendevano nel cielo,  pure i rossi fuochi dei pastori si accendevano nelle grotte; mentre l'acqua dei ruscelli nel presepe scorreva perpetuamente, gli angioletti volavano nel cielo sopra la grotta della  natività e in sottofondo si sentivano canti natalizi provenienti dalle montagne.
Noi bambini andavamo in chiesa solo per guardarlo, meravigliati attendevamo le varie fasi del cielo, ci pareva di vedere la vita dal di fuori, con le giornate che in pochi minuti scorrevano, succedendosi davanti ai nostri occhi spalancati.
Però il prete un pomeriggio sul viale che conduceva alla sacra grotta del presepe, fatto col ghiaino bianco, notò un inquietante oggetto misterioso.
Si avvicinò e scoprì con orrore che era un grosso stronzo, cagato da un folle sacrilego proprio dentro al presepe.
Smontò immediatamente tutto e da quell'anno non fece più il presepe grande; lo fece sempre da allora piccolo e semplice.
Il cagatore non venne  mai smascherato, si vociferava fosse stato un alcolizzato che era andato a chiedere l'elemosina al prete ma il prete lo aveva scacciato dicendo che aveva speso tutti i soldi per il presepe, così per vendicarsi glielo aveva mollato proprio sul viale nel presepe.
Questo episodio ci deve far riflettere: a volte basta uno stronzo per cancellare le tradizioni o forse sono le tradizioni che stimolano gli stronzi.


giovedì 26 novembre 2015

497 - FULMINI E ARCOBALENI

Tuonano paure su questi tempi
filmano i fulmini
fermano le menti
per chiudere gli orizzonti.

Mi respiro in umana convinzione
alle offerte di un lugubre avvenire
mi ribello
inseguendo gli arcobaleni
sfondando ogni scena imposta
ti tendo la mano
cogliendoti straniero
facendo umanamente parte
di un futuro noi.

Padroni
di acciai e petroli
si vogliono far dimenticare
distraendo i servi
facendoli lottare tra di loro
per racimolare le briciole
mentre chi comanda
si prende tutto
sempre più, senza limiti.

Il nemico
è sempre e solo
chi ci manovra.











lunedì 9 novembre 2015

496 - Libro : COME FARE PER ESSERE AMMIRATI E RISPETTATI

Ho pubblicato in ebook kindle il fantasmagorico "Come fare per essere ammirati e rispettati"
http://www.amazon.it/COME-FARE-ESSERE-AMMIRATI-RISPETTATI

"Se è vero che l'ironia ha il potere di rendere la vita più leggera e accettabile, questa raccolta di racconti che ci accompagna nella vita dell'autore è una vera e propria cura per lo stress e le delusioni della realtà.
Si ride leggendo, si ride con una leggerezza meravigliosa anche quando ci sarebbe ben poco da ridere, ma forse è proprio questo il segreto della vita, riuscire a restare a galla con stile prendendosi un po' in giro e l'autore in questo è un maestro.
La scrittura immediata e realista ci rende partecipi in ogni racconto, ricordandoci che anche noi ci siamo sentiti così e finiamo per ridere anche di noi stessi. E se l'autoironia è cura, l'autore è un geniaccio da cui abbiamo solo da imparare questa serenità leggera, questa semplicità disarmante da non dimenticare mai, leggendo e rileggendo i suoi racconti."

Ty Elle, scrittrice


sabato 7 novembre 2015

495 - COMUNQUE

Che fare?

Obbedire, non pensare
e lavorare?

Oppure
disoccupare
le case dagli incubi.

Pensare, creare.

Ricreandosi,
perdendosi,
ritrovandosi.

O così così.

Un po' qua e un po' la.

Contestando
il proprio capitale
per non stare bene
per non stare male
ma per stare con gli altri.

Mi dico:
"Amico mio, annota:
se vuoi essere te stesso
non nasconderti
né dietro qualcuno
né dietro qualcosa."

Solo col vento in faccia
e le mani in tasca
sbatterò fra i giorni
battendomi con la vita mia,
come la chiglia frangente onde
schivante scogli
poi arenata,
poi disincagliata,
poi fracassata.

Essendo me comunque
e non merda, una qualunque.