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venerdì 13 ottobre 2017

656 - INCOMPATIBILMENTE

Siamo fondamentalmente incompatibili.
Ci vogliamo bene finché non ci conosciamo e siamo distratti da altro. Come quelle coppie che hanno figli, lavorano, ma poi raggiunta la pensione e con i figli grandi si guardano in faccia e non si sopportano, ha funzionato finché erano distratti da altro. L'amore è spesso solo un'ubriacatura sessuale, quando passa la sbornia ti trovi legato a un estraneo insopportabile.
Pure l'amicizia funziona finché non ci si accorge che l'amico non è quello che volevamo e immaginavamo noi.
Poi c'è il peggio, l'amicizia finta dei social network, centinaia o migliaia di amici, ed è tutto un volersi bene e fingere di conoscersi; ma se uno sta male ha solo il cane con cui parlare; o anche se muore non se ne accorge nessuno, al massimo avrà rip e frasi fatte, poi l'oblio definitivo.
Intanto il tempo passa e i sogni s'infrangono sulla scogliera di una vita fallita.
Passano gli anni e restano i momenti; passano le persone e restano i gesti; passano gli affetti e ti resta il cazzo in mano.
Cerchiamo di distrarci dalle nostre solitudini riempendoci di immondizia mediatica, le immagini di divi diventano nuove divinità, i nuovi santini delle nuove vecchie bigotte.
Distratti e sommersi dal rumore vuoto della comunicazione di massa, fingiamo di essere vicini a centinaia di chilometri, inebetiti davanti a un piccolo monitor, distraendoci per dimenticarci.
Io sono stanco, mi arrabatto per sopravvivere, cerco di ridere anche quando ci sarebbe da piangere, ma più passa il tempo e più mi sento disperso, su un pianeta pieno di gente insopportabile e dannosa.
Allora mi drogo con qualche illusione, fin da bambino, apro un vecchio atlante e mi immagino a vivere in qualche luogo sperduto, e ci abito veramente, leggo tutto ciò che riguarda quel posto, guardo video e documentari, sono lì. Se mi capita di parlarne con qualcuno succede frequentemente che creda ci sia stato veramente, quando dico che non ci sono mai stato ci resta malissimo, si legge sul viso una smorfia di delusione, capisce che sono solo un pazzoide illuso, che si distrae sognando a occhi aperti.
Ma non capisce che sono stato più là, dove immaginavo di essere, che qui dove sono.
Ora è alcuni mesi che abito sulle isole Azzorre, abbiamo una natura verde e incontaminata con un clima che mi piace, più fresco delle Canarie occidentali dove abitavo prima, ma più mite e temperato della Tasmania dove abitavo qualche anno fa. Ci sto bene, piove spesso e tira molto vento, ma a me piace, poco abitate e disperse nell'oceano, sono luoghi ideali per villeggiature dark gotiche.
Credo che mi stabilirò in questi luoghi per sempre.
Se passate venite a trovarmi, sono lì, mentre qui, tra le nebbie della pianura padana, troverete solo il mio corpo vuoto.