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sabato 11 novembre 2017

657 - CORPI CALDI E CULI FREDDI

Cerco sempre le parole disperse tra i momenti bruciati delle vite dimenticate e non me ne frega niente dello scrittore alla moda, whisky&soda, che mi suggerite.
Non ho niente, né lavoro, né famiglia, né soldi in banca.
Ho solo debiti e nessuna prospettiva, sto male, sopravvivo alla giornata, isolato ai margini della società.
Rido e scherzo continuamente, ossessivamente, per dimenticarmi e per dimenticare che non sarò mai come chi mi circonda.
Ogni tanto, molto raramente, trovo qualcuna disperata quanto me, naufragata nella sua vita, ci si guarda negli occhi, ci si bacia, ci si accoppia, ma non mi piace, è un'unione tra naufraghi alla deriva, ci si penetra per sentirsi meno soli.
Mi piace solo quando abbiamo finito, che ci si siede su una pietra in riva al mare o sulla lamiera del cofano dell'automobile, tenendosi abbracciati, col caldo che si forma tra di noi e il freddo del mondo esterno che si sente sotto il culo.
Poi ognuno ritorna ad affogare nella propria vita, ma quell'attimo di calore tra corpi caldi e rilassati di disperati con culi freddi resta un po' dentro, aiutando a sopportare meglio tutto.

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