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sabato 19 ottobre 2019

697 - Gli eterni attimi delle instantanee

I miei veri amori passati
sono gli sguardi persi
delle occasioni svanite nel tempo.

Quegli scambi di sguardi
che ti porti dentro
finché campi,
attimi che diventano eterni,
poiché
immaginifiche porte della mente
che trasportano
in altre dimensioni spaziotemporali.

Penso a come sarebbe stato
se coglievo quello sguardo,
seguivo quel percorso,
vivendo quella situazione.

Probabilmente quella persona
conoscendola
mi avrebbe deluso,
invece così resta in me,
attraente,
perfetta,
sarà sempre tutto bello e possibile,
con l'idea di lei
scaturita da quell'istante.

E se me la troverò  di fronte
non la riconoscerò più,
sembrerà un'altra
e lo è un'altra persona
quella ragazza
idealizzata
è rimasta
nell'istantanea di quel momento
immaginato.





giovedì 17 ottobre 2019

696 - IL GIUSTIZIERE

Sono il giustiziere dei parcheggi.
Mi dà fastidio chi parcheggia l'auto nel posto dei disabili del supermarket, sono quasi sempre finti tonti o gente con macchinoni; un giorno c'era uno con una Porsche, un altro giorno uno con una Maserati coupé. Tiro fuori le chiavi della mia auto, faccio sporgere dal dorso della mano la punta, guardo se hanno il tagliando dei disabili, e quando vedo non ce l'hanno rigo la carrozzeria.
Se dovesssero accorgersene e venire a litigare le chiavi gliele pianto in una tempia, perché certa gente per me non merita di vivere, quindi è più salutare per loro che stiano muti.
Un giorno vedo uno che ha fatto un parcheggio stronzissimo, per stare all'ombra ha parcheggiato un'auto nuova in orizzontale, prendendo il posto dei disabili e altri due.
Non ha il tagliando dei disabili.
Rigatura doppia, entrando e uscendo.
Salgo in auto e, mentre transito davanti all'auto parcheggiata male, vedo il proprietario che si lamenta perché gli hanno rovinato la carrozzeria. Assomiglia a Zio Fester, è un vecchio pelato disabile con una gamba deforme, non riesce quasi a reggersi in piedi.
Si era scordato di mettere il cartellino esposto.
Non esporlo e parcheggiare malamente è reato, non ha riguardi per nessuno il giustiziere dei parcheggi, inoltre è un supereroe di merda senza tuta e senza superpoteri, perciò può anche sbagliare e la vita reale non è un film di Hollywood, con il lieto fine.
Ora lo sa anche Zio Fester.