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venerdì 15 marzo 2024

733 - IL DIO PIL

La pace
Tace
Proibita
Ingiuriata
Nascosta
Eliminata
Non è più di moda.

Invece la guerra
Imposta da impostori
È di tendenza
Bella e sexy
Con massacri, bombe e tombe.

Patrie e confini cretini
Lodati da putrefatti cervelli
Imbevuti di propaganda
Dettano la legge
Inviano corpi al macello
Per un futuro decantato 
Che non esiste
E non esisterà.

E chi si rassegna
Si consegna
Alle stragi programmate
Sacrifici necessari
Per il nostro nuovo Dio PIL
Prodotto Interno Lordo
Deve aumentare costantemente
Anche se ciò distruggerà l'universo.

Obbligati a continuare sempre
A consumare
Consumandosi.

Mentre chi non ci sta
Sarà vilipeso
Ogni sera
A reti unificate.

domenica 4 febbraio 2024

732 - BARCOLLARE

Non credo,
non ho credenze
e nemmeno vetrine.

Sono un essere vivente solo
nella polvere, nell'universo
barcollo, a volte crollo
ma sempre mi rialzo
per prendere ancora botte
barcollare, crollare
vivere.

Magari un giorno
diventerò miliardario
e mi comprerò un paio di scarpe buone,
donando il resto.

martedì 9 gennaio 2024

731 - CONSIGLI UTILISSIMI

Non abbandonare mai
Un bambino indifeso
Perché quel bambino sei tu
Anche se sei un vecchio puttaniere 
Navigato pezzo di merda 
Nonché figlio di troia
Sei in fin dei conti solo e spaventato
Sei un microscopico frammento dell'universo
Dentro un microscopico frammento di tempo.
Quindi comportati bene
Con gli altri, con te stesso, con il pianeta
Divertiti, che è importante
Ma più importante di tutto è sempre:
non scassare ucazz.

730 - ACCETTARSI E FREGARSENE

Faccio una vita misera, con pochi soldi e tante ansie nonché problemi, però bisogna ammettere che gli scenari sono meravigliosi. E cerco sempre di vivere ogni momento della mia esistenza, non mi annoio mai. 
L'essenziale è fregarsene degli altri e delle tendenze, coltivando i propri interessi e non vergognandosi mai di ciò che si è, accettandosi. Allora si sarà semplici e forti, presenti e attenti; perciò anche una passeggiata nella natura, respirando l'aria fresca dopo la pioggia, diventa un momento vissuto che ti riempie, ti fa star bene e non ti fa crollare


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NB
Pubblico da sempre testi e foto con licenza Creative Commons, ossia ognuno può prendere liberamente ciò che pubblico e usarlo, basta solo che scriva chi è l'autore. Quindi l'autore (io) non guadagna un centesimo dalla libera condivisione, perciò se potete fate un'offerta.
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lunedì 30 ottobre 2023

729 - Gente e niente

Gente e niente.

La gente butta via i libri.
La gente considera la poesia inutile.
La gente si stupisce della guerra.

La gente facendo così si cancella.

Gente è niente.

Distinte diversità in un noi pensante
è già qualcosa.

---------
( Cristiana Morosi / Andreas Finottis)


giovedì 12 ottobre 2023

728 - APERITIME

Al tramonto
i cocktail variopinti
colorano le vite vuote
dei consumatori terminali
che si aggrappano al bicchierone
sospesi su abissi di nulla
con beota allegria
si ride
forzatamente
insensatamente
disperatamente
ci si fotografa
ci si pubblica
per essere
assurdi 
cartonati gioiosi.

domenica 27 agosto 2023

727 - OPINIONI AL BAR

Uno mi dice: 
- Dopo gli anni di piombo, i 70,  c'è stato un periodo bellissimo negli anni 80, finalmente ci si poteva divertire, la gente aveva voglia di leggerezza!
Gli rispondo: 
- A parte che è una cagata sesquipedale catalogare a decenni il passato, è di una superficialità assurda, mi stai ripetendo un racconto imposto alla collettività per cancellare quanto di buono e bello c'era nel periodo in cui la gente cercava d'essere meno sciocca e di lottare per i propri diritti. Le indubbie esagerazioni erano palesemente alimentate, da chi voleva che le contestazioni e le lotte fossero invise alla popolazione. Lo dichiarò lo stesso Cossiga, che infiltrava le manifestazioni per alzare il livello di scontro e giustificare le repressioni poliziesche. Poi bombe e stragi, con le indagini inquinate da membri della P2. E poi, grazie alla televisione commerciale del piduista di Arcore, hanno inculcato un modello statunitense di consumatore beota, per il quale i prodotti diventano status symbol, da sfoggiare per figurare più benestanti di ciò che si è. Pertanto per molti diventa una vergogna sembrare poveri e non si lotta per i propri diritti. La politica diventa propaganda e promesse non mantenute, per una maggioranza di votanti dalla memoria cortissima. Inoltre sai una cosa importante? Ci si annoia, erano molto più vivi e divertenti gli anni falsamente raccontati grigi e noiosi. Per coloro che erano noiosi succedeva perché non erano se stessi, seguivano la tendenza del periodo, quindi per esempio ascoltavano cantautori impegnati di cui non capivano una sega, invece di dare sfogo alla propria cretineria con canzoni sceme, negli anni 80 e successivi potevano farlo più liberamente, perciò sembrano loro più divertenti.
- Vabbè, tu la pensi così.
- E tu cosà, tutte le opinioni hanno pari valore, trallallero trallallà. Che è, il festival del qualunquismo?
- Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee.
- Una idea che è uno slogan imposto, che mi ripeti, non è un'idea tua, sei un altoparlante che trasmette messaggi di altri.
- Vabbè Andreas, sei sempre uguale, sei rimasto indietro di 40 anni. Identico ad allora. Prendi un caffè?
- Invece sono avanti, fin troppo avanti, come cantava Er Piotta, comunque la coerenza per me resta un pregio ed è un'imbecillità la frase fatta che solo gli imbecilli non cambiano mai idea, per giustificare i propri voltafaccia di comodo e il tradire la parola data. In più nemmeno sono uguale ad allora, infatti allora prendevo un caffè corretto abbondantemente, mentre ora prendo un decaffeinato. Vorrei vivere più a lungo possibile, per rompere i coglioni eternamente.

mercoledì 3 maggio 2023

726 - LUPO MANCATO

Purtroppo
quando sono nato
non mi hanno gettato tra i lupi 
ora sarei capobranco 
capodiminchia
capoqualcosa insomma.

Andrei in moto ogni sera
a fare l'aperitivo 
al bar dietro casa
atteggiandomi 
da impavido conoscitore del mondo
che poi vota a destra
e fa battute a cui ride solo lui
su chi è diverso
dalla sua presunta normalità.

Invece quando sono nato  
avevo una gatta siamese
che era in simbiosi con me
e da allora ho sempre avuto gatti,
senza un gatto mi manca una parte di me 
ma non mi hanno mai eletto capobranco
i gatti non hanno capibranchi
stanno bene per i fatti loro
giocano con i fantasmi
e se stanno male
tendono a nascondersi.

Io uguale,
vivo inseguendo ideali svaniti
perdendo il tempo
mentre la clessidra sta finendo
e quando sto male devo star solo
a leccarmi le ferite.

In fin dei conti
per realizzarmi completamente.
devo solo imparare a fare una buca
e cagarci dentro.

lunedì 17 aprile 2023

725 - LOSERS

Gli ultimi
saranno i primi 
a essere calpestati
derisi, emarginati, ignorati,
schifati
evitati
evirati
perché la folla ama il vincente
e detesta il perdente,
anche se il vincente ha barato
anche se il perdente è stato truffato.

Per amare beotamente
questo sistema
è necessario sentirsi superiori
agli ultimi,
per sentirsi importanti 
per dimenticare d'essere 
penultimi.






giovedì 8 dicembre 2022

724 - ATROCI TRAMONTI

Amo
chi combatte sempre 
contro ogni ingiustizia
dal basso all'alto.

Amo 
chi diserta sempre 
ogni guerra imposta
dall'alto al basso.

Cago
per istinto naturale
su ogni imposizione
su ogni prepotenza
e su ogni faccia da culo
che si crede stocazzo.

Vedo
l'atroce tramonto
della mia vita fallita
però
almeno
è stata la mia.



giovedì 10 novembre 2022

723 - FALENE INVERNALI

D'inverno 
i poveri diventano falene 
impazziti
sbattono 
contro i vetri dei palazzi
chiusi fuori
vengono accoltellati a morte
dal freddo,
dall'indifferenza
e dal Prodotto Interno Lordo.

Intanto i ricchi ridono felici
al caldo
in località sciistiche rinomate 
ammirati
dai poveri 
che non sono ancora morti
e sono stati convinti che tra poco
diventeranno ricchi stronzi ridenti
anche loro.

"Tutti possiamo diventare miliardari
in questo divino libero mercato
basta impegnarsi,
la povertà è colpa tua
che non ti dai da fare
perciò ti meriti di morire
di freddo, fame, indifferenza."
Così voleva dire il prete al funerale
e sputare sulla bara del povero, 
invece dovette recitare il suo ruolo
e farfugliò qualcosa a caso sulla carità,
tanto non aveva alcuna importanza,
perché al funerale non c'era nessuno.

martedì 8 novembre 2022

722 - LA SITUAZIONE

Abbattiamo le foreste,
alleviamo gli animali.

Imprigionandoli
torturandoli
sfruttandoli
mangiandoli
trasformandoli 
in sterco.

Che caghiamo in tubi.
Che finiscono nell'acqua.
Che beviamo.

Siamo merda
nella merda,
orgogliosi e felici di ciò.

Infatti votiamo i più stupidi
perché ci rispecchiamo
e abbiamo paura di perdere
tutto questo schifo.

Complimenti a tutti.

Ma per fortuna c'è l'arte
soprattutto i poeti
ossessionati da amore,
passione, anima e cuore,
anche se non fanno sesso
dal 2006.

A me pare tutto una folle recita
sempre più assurda
con gli schiavi 
che difendono i loro aguzzini,
sempre più.

Magari un giorno ci incontreremo
io e te
e cammineremo insieme 
tenendoci la mano
verso il tramonto
come in un vecchio film
di Charlot il vagabondo,
fuori dal tempo e dallo spazio.

A ogni modo
cerchiamo tutti d'essere
meno stronzi possibile
poiché
abbiamo frantumato il cazzo,
e neanche poco,
all'universo.

venerdì 28 ottobre 2022

721 - NELLA PROVINCIA AL CUBO

 Lungo le strade che non portano a niente

si viaggia sospesi sul vuoto

in continui inutili equilibrismi

vivendo solamente nei tempi dimenticati

nella provincia della provincia della provincia

non si esiste

ma si trova se stessi

e ci si accomoda tranquilli

a guardare il grande spettacolo

dell'estinzione umana.

720 - La vita, la terra, la luna e l'abbondanza

Ci sono frasi e pezzi di canzoni che rimangono dentro, diventando pezzi di te stesso.
Passano gli anni, assurdi e veloci, tutto si allontana e si trasforma, una faccia, sempre meno tua con un'espressione sempre più severa, ti guarda ogni giorno dallo specchio e ti chiedi chi sei, cerchi i tuoi frammenti per ricomporti, capirti, darti una direzione.
E puntualmente ritrovi le frasi e i pezzi delle canzoni, diventati pezzi della tua esistenza, che porti ancora dentro.
E quando sei a terra ti danno un appiglio per risollevarti, oggi come allora.
E magari a un altro non dicono assolutamente nulla, mentre a te dicono tutto.
Uno di questi pezzi, diventati miei, mi ripete: 
Ma riprendiamola in mano, riprendiamola intera / riprendiamoci la vita / la terra, la luna e l'abbondanza.




giovedì 13 ottobre 2022

719 . FOLLI FALLITI

Amo i poeti folli
falliti
rotolano 
nella polvere
dietro lo scenario
felici
come ubriachi solitari 
nei luna park spenti.

Mentre odio
i poeti che si suicidano, 
mi sembrano prigionieri 
succubi
in gabbie mentali
accettate, soffrendo.

Rispetto, solamente,
chi si prende tutti i calci
in faccia, dati dalla vita
e ride, delira e ride
abbracciato a un cane randagio
dietro le luci spente
dentro la notte
con le scarpe rotte
pieno di botte
con persino le palle cotte
per far queste rime scemotte.

Se segui te stesso
finisci nel cesso
poiché siamo cumuli di stronzate
imposte dalla nascita,
quindi meglio essere un nulla
vagante.

venerdì 23 settembre 2022

718 - ORI FALSI

Mi sono perso, 
dentro me stesso.

Vago, svagato.

Quando mi sveglio
mi rendo conto del tempo 
che scorre 
inesorabile timer
dell'ordigno esistenziale.

Quando la vita mi cerca 
mi fingo morto.
Non sono fatto per vivere.
Non sono fatto per morire.
Sono fatto solo 
per essere strafatto.

Ma non uso alcuna sostanza alterante,
voglio assistere lucidamente a ogni attimo
del meraviglioso e spettacolare
fallimento.

Ma non sono un perdente
non posso mai arrivare ultimo
perché ho un trucco infallibile
per non perdere mai:
non partecipare alla gara.

Da ragazzino mi avevano selezionato
per vincere la corsa campestre
per la gloria, per la scuola
non ho partecipato
ho simulato un infortunio
e ho passato una bellissima giornata
in tribuna
sgranocchiando popcorn
bevendo birra in lattina
fumando toscanelli
conoscendo tre tipe niente male
e guardando dispiaciuto
chi si scannava sotto il sole
per vincere, 
inoltre alla fine ho controllato bene
e la medaglia d'oro
era finta
non era oro
era metallo giallo,
valeva molto, molto meno 
della mia lattina di birra
vuota.

717 - APPUNTI

Una mia caratteristica è scrivere appunti su fogli sparsi, che si accumulano. 
Quando i fogli cominciano a scivolare sul pavimento elimino la collinetta, mettendoli in una scatola di cartone, che posiziono tra le altre scatole di appunti a caso, che devo rileggere ma non rileggerò mai.
Lì in mezzo finiscono le medicine, i film, i dischi, i libri o i rimedi della nonna, che mi consiglia la gente.
Ogni tanto provo a cercare qualcosa, però tra il foglio dove avevo annotato la classifica di Altroconsumo dei migliori profilattici degli anni 90 e il foglio con i migliori dischi di rockabilly consigliati, annotati nonostante da anni non abbia un giradischi, finisce che mi arrendo, alzo un foglio intonso come bandiera bianca.
Ma, col foglio bandiera bianca in mano e una penna nelle vicinanze, poco dopo sto già scrivendo l'ennesimo appunto, l'istinto è quello. 
Finirà nell'ennesima scatola.
Mi rassicura però averli, pare a me, solo a me, di avere così accumulato molta sapienza.
Quando in realtà ho solo la casa ingombrata da inutili scatoloni, pieni di appunti che non verranno mai letti.

716 - MI PRESENTO

A me piacciono: i centri massaggi del pene, le prostitute per passione, il sesso libero tra adulti, le sale giochi frequentate dalla piccola delinquenza di paese, le auto usatissime, le moto usatissime, le solitudini, i dischi di artisti sconosciuti in svendita per pochi spiccioli che quando li ascolti valgono più di tutti quelli consigliati dagli esperti.
Adoro tutto ciò che assomiglia a quelle stazioni radio che appaiono e scompaiono nella tua vita durante una notte, ma durante quella notte trasmetteranno delle canzoni che ti resteranno dentro, per sempre.
Vorrei fermare gli attimi belli e farli rimanere con me; tento disperatamente di farlo fotografandoli con la memoria e riguardando quelle foto mentali, ma inevitabilmente la polvere e il color seppia degli autunni li ha modificati, non risplenderanno mai come quando li vivevi.
Odio i perbenisti e a volte esagero per allontanarli. Per fare una cernita, se non mi denunciassero, quando conosco qualcuno invece della mano porgerei il cazzo.






lunedì 8 agosto 2022

715 - LE BISCE CHE TROMBANO

Era bello
quando eravamo,
ora non siamo quelli di allora
neanche quelli di adessso
e il domani
da baciarsi lo scroto se ci arrivi
resta una bici arrugginita
pedalare per non pensare
respirare
l'aria profumata
dagli alberi e dal fiume.

Ma ogni presenza umana
è l'ennesimo pugno nello stomaco
non riesco a inserirmi
nella società
e se provo mi espellono
a scuola guardavo le macchie sul soffitto
e scaldavo il culo con l'accendino a quelli attenti
volevo un mondo di svagati con la testa tra le nuvole
ora sono rimasto solo io in quel mondo
e se busso per rientrare non mi aprono
vedono che sono uno straniero
un extracomunitario
un extraterrestre
un extraqualsiasicosa.

Ma pedalo
visito frazioni abbandonate
strade dimenticate
cani tristi e annoiati
col muso appoggiato nelle fessure del cancello
guardano incuriositi
uno stronzone di 180 centimetri
e una bicicletta arrugginita
passare
senza senso.

Un giorno c'erano due bisce avvinghiate
che trombavano in mezzo alla strada
le ho guardate con simpatia ed evitate
tornando erano ancora lì
per sempre
le avevano schiacciate
magari non avevano raggiunto nemmeno l'orgasmo
e, comunque, come dicevo
ogni presenza umana è l'ennesimo pugno allo stomaco.

Voglio un mondo di bisce che trombano in pace
e di umani svagati con la testa tra le nuvole
che facciano meno danni possibile.

venerdì 5 agosto 2022

714 - BENESSERE E MASSACRI

Non esiste
nessun vero benessere
in un sistema che distrugge
le persone povere e l'ambiente
sarà, tutto, un'illusione
criminale,
un artificio
omicida,
una strage
con il falso sorriso stampato
su facce idiote rifatte
di killer dementi
che si credono un qualche dio
onnisciente
onnipotente
giudicante
nel vuoto
di cervelli rintronati
da spot e slogan.

Non vivremo mai
veramente
questo nostro spaziotempo
finché non vedremo
l'esistenza
degli ultimi
schiacciati
dai primi.


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