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giovedì 17 agosto 2017

652 - IL MISTERO DEL CULO ROTTO

Da ragazzini si andava a fumare di nascosto dietro una scuola, al pomeriggio o alla sera quando non c'era nessuno, scavalcavamo la recinzione e andavamo a sederci sul muretto della recinzione sul retro, tra salici piangenti e muschio verdissimo, con i rami dei salici che scendevano fino a toccare l'erba, come delle stalattiti, ci sembrava di stare in una grotta verde e si stava bene, in più non c'era nessuno che ci vedesse fumare o scambiarci le riviste porno.
Ma un giorno andammo e trovammo il nostro rifugio sporco di sangue, merda e pezzi di vetro.
Ci chiedevamo cosa fosse successo.
Indagammo.
C'era un bottiglione di vino fracassato, quindi i pezzi di vetro provenivano da quello, c'era una merda cagata e sangue ovunque.
Unimmo i punti che ci erano chiari e ci apparve la soluzione all'enigma.
Un ubriaco era andato lì a cagare, bevendo ha finito la bottiglia che si portava appresso quindi in un raptus di libidine se l'è infilata nel culo, approfittando del culo sporco come lubrificante, però ha fatto il vuoto d'aria e non riusciva più a togliersela. Noi leggendo molte riviste porno sapevamo che le bottiglie in culo si infilano sempre col tappo, altrimenti se sono vuote possono sorgere quei problemi. 
Leggere e farsi una cultura torna sempre utile, invece l'ubriacone era ignorante e infatti si è cacciato nei guai con la bottiglia bloccata in culo.
Quindi preso dalla disperazione ha cominciato a sbatterla contro il cemento del muretto e a picchiarci sopra i sassi che trovava. Finendo per romperla ma tagliandosi, quindi perdendo copiosamente sangue.
Ci rimaneva da capire solo chi era stato.
Finirono per attribuire la colpa a uno che era bisessuale, ma era a letto con l'influenza, non era stato lui, poi neanche beveva alcolici, ma essendo un po' gay continuarono gli altri a insistere e dire che era stato lui. Feci notare che era in casa con l'influenza e non beveva, dissero che probabilmente era guarito, per festeggiare era andato lì a ubriacarsi, gli era venuto da cagare e aveva combinato quel disastro, poi era tornato a letto a curarsi il culo sanguinante.
Uno nei giorni seguenti si inventò persino di aver visto davanti a casa sua delle lenzuola lavate, significava che col culo sanguinante le aveva sporcate, erano supposizioni senza alcun fondamento, però rimase nell'immaginario collettivo lui quello che si è infilato la bottiglia di vino nel culo sporco e non riusciva a togliersela. Nonostante abbia cercato di farli ragionare e anche un altro della compagnia fose d'accordo con me, però eravamo solo in due, fu inutile, hanno prevalso i pregiudizi della maggioranza nel depistare le indagini e attribuire tutto a un falso colpevole.
D'altronde eravamo in Italia e negli anni 70, ma almeno per questa volta credo c'entrino poco P2, fascisti, mafia e servizi segreti deviati, con i depistaggi e il culo rotto dell'alcolizzato.

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