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giovedì 10 novembre 2022

723 - FALENE INVERNALI

D'inverno 
i poveri diventano falene 
impazziti
sbattono 
contro i vetri dei palazzi
chiusi fuori
vengono accoltellati a morte
dal freddo,
dall'indifferenza
e dal Prodotto Interno Lordo.

Intanto i ricchi ridono felici
al caldo
in località sciistiche rinomate 
ammirati
dai poveri 
che non sono ancora morti
e sono stati convinti che tra poco
diventeranno ricchi stronzi ridenti
anche loro.

"Tutti possiamo diventare miliardari
in questo divino libero mercato
basta impegnarsi,
la povertà è colpa tua
che non ti dai da fare
perciò ti meriti di morire
di freddo, fame, indifferenza."
Così voleva dire il prete al funerale
e sputare sulla bara del povero, 
invece dovette recitare il suo ruolo
e farfugliò qualcosa a caso sulla carità,
tanto non aveva alcuna importanza,
perché al funerale non c'era nessuno.

martedì 8 novembre 2022

722 - LA SITUAZIONE

Abbattiamo le foreste,
alleviamo gli animali.

Imprigionandoli
torturandoli
sfruttandoli
mangiandoli
trasformandoli 
in sterco.

Che caghiamo in tubi.
Che finiscono nell'acqua.
Che beviamo.

Siamo merda
nella merda,
orgogliosi e felici di ciò.

Infatti votiamo i più stupidi
perché ci rispecchiamo
e abbiamo paura di perdere
tutto questo schifo.

Complimenti a tutti.

Ma per fortuna c'è l'arte
soprattutto i poeti
ossessionati da amore,
passione, anima e cuore,
anche se non fanno sesso
dal 2006.

A me pare tutto una folle recita
sempre più assurda
con gli schiavi 
che difendono i loro aguzzini,
sempre più.

Magari un giorno ci incontreremo
io e te
e cammineremo insieme 
tenendoci la mano
verso il tramonto
come in un vecchio film
di Charlot il vagabondo,
fuori dal tempo e dallo spazio.

A ogni modo
cerchiamo tutti d'essere
meno stronzi possibile
poiché
abbiamo frantumato il cazzo,
e neanche poco,
all'universo.