Se apprezzate e volete offrirmi una birra o una pizza, vi ringrazio immensamente:

sabato 28 dicembre 2013

318 - vivere e scrivere

Scrivi ciò che vivi
ma se scrivi non vivi
se vivi non scrivi
comunque
vivrai davanti ai bivi.



venerdì 27 dicembre 2013

317 - Vagando

Cammino
accompagnato dal sole che si spegne,
intanto il mare
cercando di invadere la spiaggia
versa il tramonto
in onde metallizzate rosa e azzurre,
e i vecchi tronchi di alberi morti
mi segnano il tempo umano.
Se non c'è nessuno
oltre me stesso
mi trovo
bene.

foto andreasfinottis

giovedì 26 dicembre 2013

316 - Prede natalizie

Ieri pomeriggio era il giorno di Natale, sentivo sbattere delle ali tra la siepe, vado a vedere a c'era una tortora col collo mezzo staccato che agonizzava tra piume svolazzanti e sangue.
Per fare una cosa giusta avrei dovuto prendere il falcetto e mozzarle la testa così finiva di soffrire, ma essendo un inguaribile ottimista l'ho messa oltre la siepe sperando che le passi il malessere.
Quando sono tornato alla sera ho guardato ed era morta stecchita
Capita spesso, perché il gatto prende le prede e le dà al cane che le morde al collo agitandole con violenza, sono un'associazione a delinquere che ammazza tutte le lucertole e gli uccellini che capitano a tiro.
Non è un giorno di pace e serenità per tutti il Natale.

domenica 15 dicembre 2013

315 - Devi amare la democrazia

Suca la bomba!
Amami.
Armami.
Bombardami.
Combattimi.
Quarantottomila elicotteri
rombano nella notte
rubandone il nero
per sbianchettare i confini
per banchettare con i panorami
tirano le righe
usano le fighe
creano le dighe
con mitragliate di parole di regime
i missili partono lasciando solo colorate traiettorie
sono missili nostri, missili buoni
in divertenti videogiochi
per le cene davanti ai telegiornali
con i prodotti consigliati
partono ma non arrivano mai
vanno verso l'infinito
immensamente buoni
portano via quelli brutti e cattivi
senza morti e feriti
ora staranno meglio col nostro benessere
diventeranno tutti come noi
buoni, belli,
simpatici, puliti, sorridenti,
smisuratamente grati e felici
di morire democratici.



venerdì 13 dicembre 2013

314 - RAGNATELE NUCLEARI

Ragnatele cosparse di brina
tra le sbarre, nella recinzione
della centrale termonucleare
dismessa
la natura che esiste,
resiste,
persiste
è come una merda di cane triste
per noi.

Domani crederò
per fare qualcosa
comprerò
una macchina che inquina meno
e una pistola per difenderla.

Nonostante tutto questo
il ragno è a posto
così anche tu
se stai al tuo posto
se ti assolvi
credendo in un dio
e nelle pubblicità
tutto scorrerà
e niente sembrerà toccarti.

Mentre naturalmente
il sole accarezza
dolcemente
anche le teste di cazzo
radioattive.





lunedì 9 dicembre 2013

domenica 8 dicembre 2013

312 - Psicofarmacologico

C'era una volta
un ragazzo che non c'è mai stato
un cervello perso in un paese disperso
tra terre bruciate dalla chimica sotto un sole malato
tra i rifiuti del fiume, del mare, della vita
tra le pieghe del tempo
inesistente
in un sorriso svanito con sigarette spente sulla carne
guardava sul pavimento la realtà come in un sogno
viveva i sogni come fossero realtà
assente inebetito
davanti allo schermo in cui trasmettevano
il suo pensiero
è morto per voi
per la vostra crudele vuotaggine
per lo schifo che gli avete fatto
si è ritratto dentro se stesso.

Non uscì più.

Solo i farmaci uscirono con le urine
finirono nel fiume
finirono nel mare,
e tu d'estate nelle tue agognate ferie
quando sei felice a nuotare
se una boccata d'acqua più salata del solito
ti rende più triste e più assente
sappi che è il piscio del ragazzo sparito.
















martedì 3 dicembre 2013

311 - SIAMO SOLI NOI

Saltellando
con i flash di Jack
tra corpi con i cervelli bloccati
nella morfina degli ieri
in equilibrio sui bordi dei marciapiedi
abbiamo visto
nascere i nostri sogni
e morire
fra sprangate e piombo
inviati dalla gente perbene
quelli che
trucidano e torturano
per proteggere
il loro champagne e i loro pasticcini
lontani da noi.

Nei nostri bruschi risvegli
trovandoci
con facce segnate
con corpi piegati
con pensieri confusi
cercando di ricomporre
pezzi sparsi ovunque
tra passati e presenti
per dare un senso al mosaico
con le residue speranze
che ci condannano
nelle attuali solitudini.

Siamo solo soli
che illuminano