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mercoledì 14 maggio 2014

343 - Testaquadra

C'era una volta un bambino nato con la testa quadrata, la mamma faticò a metterlo al mondo, il padre infuriato per il fatto che avesse la testa quadrata andò all'anagrafe e lo fece chiamare di nome Testaquadra, poi sparì per sempre.
Sua mamma con amore e pazienza lo crebbe, gli lasciò il nome Testaquadra perché ormai ci si era affezionata a quel nome, le ricordava l'ultimo gesto di suo marito, che ancora amava molto e sperava che un giorno tornasse.
Intanto tutti  evitavano Testaquadra per la sua testa anomala, se si avvicinavano era solo per guardarlo come una rarità e deriderlo.
Testaquadra crebbe triste e solo.
Si laureò e divenne un famoso scienziato, ma aveva voglia di compagnia.
Si iscrisse a Facebook, si cambiò nome chiamandosi Max e mise la foto con un casco da moto in testa. Cominciarono ad apprezzarlo, qualche ragazza diceva che era bello, ma avrebbe voluto vederlo senza casco, però immancabilmente quando inviava una foto senza casco sparivano. Le poche che rimanevano dicevano il solito "possiamo rimanere amici", ma quando chiedeva loro di uscire  in compagnia  tiravano fuori scuse o impegni, si vergognavano ad andare in giro con uno dalla testa quadrata.
Allora si decise a mettere una fotografia senza casco, che andassero affanculo tutti, lui era così, se volevano lo accettavano com'era.
Una regista a corto di idee lo vide e decise immediatamente di fare un film su di lui.
Quando il film uscì fu un successo insperato, strepitoso, in tutto il mondo.
Adesso Testaquadra aveva infinite ragazze che volevano far sesso con lui, col successo planetario diventò di moda la testa quadrata. I ragazzi si facevano applicare delle protesi per averla quadrata; i genitori applicavano ai figli appena nati delle forme d'acciaio per modellare la testa dei bambini in forma quadrata. I ragazzini cominciarono a prendere a pugni sull'addome chi non aveva la testa quadrata.
Saltò fuori anche il padre di Testaquadra, pretendeva dei soldi per avergli messo lui quel nome, Testaquadra volle incontrarlo e quando lo ebbe davanti con l'angolo anteriore destro della testa lo colpì violentemente fracassandogli la scatola cranica, il padre stette in coma per un paio di mesi e poi morì; fecero il processo a Testaquadra ma con i soldi si prese i migliori avvocati disponibili e venne assolto nonché il padre fu condannato a risarcirgli il danno d'immagine con una cifra enorme, che ridusse su lastrico i suoi eredi, della nuova famiglia che si era formato il padre.
Nel frattempo la regista del film trovò un ragazzo nato con la testa come un pallone da rugby, si era tatuato anche sulla fronte la marca più famosa dei palloni da rugby per passare inosservato ma lei lo notò subito e ci fece un nuovo film. Divenne di moda la testa a pallone da rugby.
Le persone si sentivano ora a disagio con la testa quadrata, così i chirurghi guadagnavano palate di soldi ovalizzando le teste quadrate.
Testaquadra tornò ad essere solo ed emarginato, fedele e coerente rimase con la testa quadrata.
Le onde delle mode vanno e vengono, ma uno coerente è come uno scoglio, rimane uguale mentre tutto si frange.

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