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venerdì 15 febbraio 2013

257 - Sogni americani

Si commuoveva con i film di Molly Ringwald, lo riportavano a un'adolescenza innocente che anagraficamente non gli apparteneva più ma che non voleva abbandonare, Molly era un'isola di sogno intatta nel plumbeo tempo tagliente in cui finivano gli anni ottanta, la pensava sempre.
Viveva con lei in Oregon, era seduto a tavola in una casa di legno accanto al bosco, nel camino in pietra acceso bruciava vivacemente la legna, Molly era lì, camicia a quadri rossi e jeans, bellissima, anche lui era vestito uguale, identico, erano in sintonia su tutto lui e Molly, lei preparava la colazione, caffè lungo e torta di mele con sciroppo d'acero, lui le sorrideva felice, lei ricambiava con il suo sorriso che illuminava il bel viso incorniciato dai capelli rossi, portava in tavola la colazione, lui con la forchetta iniziava a mangiare la torta  ma sentiva un cattivo odore, probabilmente era lo sciroppo d'acero, l'odore era forte, forte, troppo forte...
Si svegliò!
Svanì Molly con la casa in Oregon, restò la televisione ad alto volume, il film era finito.
Però sentì ancora il forte odore che lo aveva svegliato dal sogno e notò preoccupato che era un odore da fuga di metano...si accorse che proveniva dal suo alito, si tranquillizzò.
Ora è qui.
Spense la tv e andò a risciacquarsi la faccia nel lavandino del bagno per svegliarsi, sollevando la testa allo specchio vide gli occhi stanchi e delusi dalla fine dei sogni.
Intanto suonò il telefono, andò lentamente a rispondere e sentì la voce di sua mamma: Non ti fai mai sentire, stai bene? Ti sei trovato un lavoro? Non passare le giornate davanti alla televisione, devi uscire, va in cerca di lavoro che se cerchi trobzzz bzzz bzz.
Riattaccò.
Riusciva a fare benissimo i disturbi telefonici quando non gli piacevano le telefonate, che parole assurde quelle: lavoro, cercare, uscire.
Era appena uscito dall'eroina, non c'era più niente fuori, voleva star calmo senza sostanze illegali, solo valium, valium e televisione.
Si rigettò sul divano e riaccese il televisore.
Stava bene lì, solo lì, e pensò che era quello il metodo più sano e tranquillo di morire.
Solo lei, solo Molly poteva capirlo.
Ma ora c'era il tg che riversava l'orrenda realtà, abbassò il volume, si distese sul divano e appoggiò la testa, sperando di ritrovare Molly.


Molly Ringwald





2 commenti:

  1. L'ho letto ieri sera; comodo blogspot vero?

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  2. grazie, l'ho modificato un po stamane poiché un paio di cosette non mi convincevano.
    Io mi trovo bene con blogspot, lo utilizzo per raggruppare quello che scrivo ed è più sicuro che metterli solo su facebook in cui se ti bannano viene cancellato tutto

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