percorro a velocità ridotta
per rendere interminabile questo momento
di attesa
attesa di niente
attesa e basta
immerso in fari proiettati dentro il buio
ai lati della strada intravedo altre forme
di vita e di morte in un cocktail malriuscito
vado avanti, inesorabile
dritto verso la mia meta
inesistente niente
io, immerso dentro il nulla verso
una bolla di spazio e di tempo in cui staziono
fuori da tutto, da tutti, senza oneri od onori
lontano dai discorsi e dalle canzoni canticchiate.
Le vite considerate inesistenti
sono urla tra il silenzio
e fuochi eterni sulle praterie ghiacciate.
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