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venerdì 30 novembre 2018

685 - TETTE E LIBRI

Tette e libri. Tette uscite per salvare le librerie.
Vedo che le serate letterarie organizzate dalle librerie hanno maggiore affluenza e successo se, ammantando il gesto di qualche giustificazione culturale, qualcuna carina è a seno nudo.
In questa società dominata dal marketing, in cui si fa leva sul desiderio sessuale per vendere, è una valida soluzione per stare sul mercato; e c'è il paracadute, che salva dalle critiche di sfruttare il corpo femminile, se al gesto gli si dà un senso artistico.
Ma noi uomini, se pubblichiamo un libro, cosa possiamo fare per promuoverci efficacemente?
Si potrebbe fare l'elicottero con l'apparato urogenitale, dicendo che è una performance artistica, contro gli elicotteri militari e ogni intervento bellico.
Oppure scrivere le dediche sui libri usando pene e calamaio.
Però, diciamo le cose come stanno, il nudo maschile funziona ancora poco, c'è tanta strada da fare prima di arrivare alla parità nello sfruttamento dei corpi.
Quindi, attualmente e  realisticamente, uno scrittore maschio per avere successo nelle serate culturali dovrebbe diventare transgender e mostrare le tette, finte ma pur sempre tette, o in alternativa avere un'amica che si esibisce nuda mentre lui presenta il libro, però, in questo caso, è altissima la probabilità che arrivino accuse di sfruttare il corpo femminile per promuoversi, anche se la si è presentata come performance artistica, essendo  l'oggetto promosso il libro di un maschio risulta più palese il meccanismo.
Sarebbe meglio uscire da questo, andando oltre, distruggendo l'ipocrisia che regge tutto ciò.
Si potrebbe creare una serata culturale con ammucchiata dei partecipanti.
Oppure mettere che è obbligatorio presenziare senza vestiti. O anche se è un libro di cucina, assumere delle pornostar come procaci cameriere, con regolare contratto, che si spalmino le ricette del libro sul corpo e le facciano assaggiare ai partecipanti, con orgia generale finale.
Cose del genere, che facciano diventare una cosa da poco un seno nudo, denudando anche il meccanismo che regge tutto il mercato, basato sull'inibire la sessualità e poi solleticarla per vendere i prodotti. Meglio perciò una sessualità esplicita, pornografica, che vada oltre  le regole del consentito dal buon gusto borghese ipocrita, guardiano di questo sistema economico.
Lo so che sarebbe ancor meglio guardare che libro è e se può interessare, ma per andare all'essenza delle cose bisognerebbe vivere in una società ideale e non mi pare lo sia la nostra.

Kelly Madison


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