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lunedì 1 gennaio 2018

659 - ANNI

ANNI

Ci hanno inculato il tempo.

Ieri avevo 26 anni, oggi ne ho quasi 56
mi mancano 30 anni di vita, svaniti in una notte
una notte con vaghi ricordi di schermi sempre accesi
schermi televisivi o di computer o di smartphone
notte da spettatore
caduto nel buco nero
che aspira i momenti non vissuti
la vita
lasciandomi ventiseienne e solo
chiuso dentro un corpo invecchiato
con una faccia/maschera spiegazzata
con la mente confusa
piena di immagini affastellate
e labili sensazioni.

Confusamente
sono pieno di persone dimenticate
con le quali ho vissuto momenti
che volano via
se non ci si tocca,
abbracciandoci per fermarci,
nudi per ricordarci.

Ma stiamo qui
credendoci un po' lì e un po' là
essendo guardoni
pensandoci protagonisti
invece pupazzi
con molte mani in culo
che ci muovono
come vogliono
così crediamo di volerlo
anche noi, adeguandoci
per sopravvivere in società.

Ci resta poco
da decidere, vivere, godere
mentre io voglio tutto
anche se non ho
una sega,
però l'ho scritto
e ora mi sembrerà di averlo
realizzato.

Possiamo incontrarci
e stringerci
l'uno all'altro
poi guardandoci negli occhi
ci parleremo
di calcio, serie tv, delle nuove tendenze
o se siete colti
mi elencherete tutti i libri
consigliati dai critici prezzolati
che avete comprato
e magari qualcuno letto,
pieni di esibizionismi
identici a quelli del tamarrone
che alza a palla lo stereo costoso
o mi mostra i cerchioni in lega nuovi
per sentirsi realizzato.

Insomma siamo fregati,
se non troviamo
quello che siamo
ma dopo decenni
di bombardamenti mediatici
siamo anche noi
parte di quello
che non volevamo mai essere.

Rifondiamoci
abbandonandoci
ripartendo
da zero.



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