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lunedì 8 agosto 2022

715 - LE BISCE CHE TROMBANO

Era bello
quando eravamo,
ora non siamo quelli di allora
neanche quelli di adessso
e il domani
da baciarsi lo scroto se ci arrivi
resta una bici arrugginita
pedalare per non pensare
respirare
l'aria profumata
dagli alberi e dal fiume.

Ma ogni presenza umana
è l'ennesimo pugno nello stomaco
non riesco a inserirmi
nella società
e se provo mi espellono
a scuola guardavo le macchie sul soffitto
e scaldavo il culo con l'accendino a quelli attenti
volevo un mondo di svagati con la testa tra le nuvole
ora sono rimasto solo io in quel mondo
e se busso per rientrare non mi aprono
vedono che sono uno straniero
un extracomunitario
un extraterrestre
un extraqualsiasicosa.

Ma pedalo
visito frazioni abbandonate
strade dimenticate
cani tristi e annoiati
col muso appoggiato nelle fessure del cancello
guardano incuriositi
uno stronzone di 180 centimetri
e una bicicletta arrugginita
passare
senza senso.

Un giorno c'erano due bisce avvinghiate
che trombavano in mezzo alla strada
le ho guardate con simpatia ed evitate
tornando erano ancora lì
per sempre
le avevano schiacciate
magari non avevano raggiunto nemmeno l'orgasmo
e, comunque, come dicevo
ogni presenza umana è l'ennesimo pugno allo stomaco.

Voglio un mondo di bisce che trombano in pace
e di umani svagati con la testa tra le nuvole
che facciano meno danni possibile.

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