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sabato 13 agosto 2016

569 - Charles Bronson

Una volta nei primi anni 80 ho incontrato casualmente un tossico in pelata più vecchio di me, mi attaccò discorso raccontandomi che spesso quando lo fermavano i poliziotti gli fregavano i soldi, approfittando del fatto che fosse pieno di precedenti penali e la sua parola valesse niente contro la loro, era andato per comprarsi un vestito per il matrimonio del fratello ma lo hanno fermato e si sono tenuti i soldi del vestito, lui si è dovuto adattare un vestito vecchio per l'occasione.
Era molto tradizionalista, con i classici discorsi della campagna veneta più ancorata alle tradizioni. Mi raccontava dei suoi fratelli e mi restò impresso che mi raccontò di uno di loro con orgoglio, era il playboy della famiglia, diceva fosse il sosia dell'attore Charles Bronson, faceva l'operaio, nel tempo libero girava in vestito e cravatta col baffo su una vecchia Fiat 850 coupé nera con i cerchioni in lega, andava messo così la domenica pomeriggio nei piccoli paesini della campagna veneta, dove si fermava davanti al bar e arrivavano subito le ragazze a chiedergli gli autografi, credendo fosse veramente l'attore e andava a finire che trombava come un riccio con le fan.
Per immaginarsi Charles Bronson, allora famoso attore americano, girare con una vecchia 850 la domenica nella più desolata campagna veneta e poi magari rispondere alle fan in dialetto veneto ce ne vuole, devono essere state ben predisposte o annoiate, con la voglia di colorarsi la vita facendo sesso con il sosia di Charles Bronson.
Magari adesso saranno diventate nonne le amanti del falso Charles Bronson e faranno la morale alle nipoti quando vogliono uscire la sera, lamentandosi del degrado attuale e dicendo che al loro tempi le ragazze erano più serie, pensavano a sposarsi e uscivano solo la domenica pomeriggio.




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