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Sono quello che ride ai funerali Sono quello che caga sui matrimoni Sono il vecchio travestito da giovane Sono il povero con il volto da benestante Sono lo scemo del villaggio per i più scemi di me Sono il vero amico derubato dai finti amici Sono lo sconosciuto aiutato dai veri amici Sono lo scrittore che non scrive più Sono l'avventuriero con la vita abitudinaria Sono l'abitudinario che cerca nuove avventure Sono l'imprevedibile anche per sé stesso Sono l'inesistenza nella programmata esistenza Sono l'uomo che lavora sempre Sono l'uomo che non guadagna mai Sono l'uomo che pranza e cena con 2 euro Sono l'uomo che si scorda d'avere il pene.
Sono un uomo solo solamente quando sono in compagnia.
Sono soprattutto quello che ha perso il treno per Bologna il 2 agosto 1980 ma quel giorno è morto ugualmente insieme alle speranze di migliorare il mondo.
Una mia amica che non c'è più, Paola, il movimento comunemente chiamato afro disco lo definiva discohippy, e la canzone Misa Criolla (Gloria Glo!) di Fuego con relativo video rappresenta molto bene il concetto.
Quando tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli 80 c'erano altre tendenze come punk o new wave e gli hippy erano visti un po' come dei nostalgici mezzi rincoglioniti, in realtà era il momento di maggior diffusione popolare di quel movimento, figlio della beat generation, e soprattutto nella provincia più profonda è nato questo mix tra certe discoteche e la cultura hippy che a molti arivava di riflesso in quel periodo, cronologicamente era una generazione figlia dei figli dei fiori.
È un movimento che andrebbe rivalutato, per il substrato culturale intrinseco.
Copio/incollo da Wikipedia:
Cosmic disco
Per cosmic disco (a volte abbreviato cosmic e anche noto come afro cosmic, afro disco, cosmic sound e afro-funky) si intende uno stile di musica dance.
Caratterizzata da un marcato uso del sintetizzatore ed ispirata a varie forme di musica africana, la cosmic disco venne inventata nel Nord Italia lungo la fine degli anni settanta e mantenne stabile la sua notorietà fino alla metà del decennio seguente. I disc jockey afro-cosmic Daniele Baldelli, Tosi Brandi Claudio e Marco Maldi sono considerati gli inventori della stilistica.
Lo stile prende il nome dall'omonima discoteca di Lazise, presso il lago di Garda.
La cosmic disco presenta un ritmo che spazia dai novanta ai centodieci battiti per minuto[ e contaminazioni electro, funk, fusion e brasiliane. Peter Shapiro definisce la musica di Baldelli "una combinazione di rock sballato e percussioni tribali".
Baldelli afferma anche che uno stile non incorporato fra le sue influenze è la italo disco, che giudica "troppo mainstream e commerciale".
Daniel Wang descrisse nel 2005 lo stile del DJ romagnolo: «Il suono è "psichedelico, turbolento, ipnotico" - non completamente frenetico e puramente elettronico. Clangori metallici si librano su una traccia africana rallentata. Il rumore di un treno viene continuamente mixato con un riff di chitarra funky e poi con una composizione per sintetizzatore (Jean-Michel Jarre?) Vengono applicati flanger ed effetti di un equalizzatore, non come i capricci sovraeccitati di un DJ moderno, ma piuttosto metodicamente e con sentimenti profondi, cambiando la trama di interi passaggi, come se passassimo gentilmente da uno spettacolo radiofonico attraverso un tunnel ferroviario a una grande sala concerti.»
Nella stessa intervista Baldelli afferma:
«Per spiegarti cosa stavo facendo... Ad esempio, suonavo Boléro di Ravel, e per di più suonavo una canzone africana di Africa Djola, o forse un brano elettronico di Steve Reich, con cui avrei mescolato un canto mandingo dalla Guinea (sic). Oppure mischiavo i T-Connection con una canzone di Moebius e Rodelius, aggiungendo l'album ipnotico e tribale Izitso di Cat Stevens, e poi Lee Ritenour, ma anche Depeche Mode a 33 invece di 45, o una voce reggae di Yellowman a 45 invece di 33. Potrei mescolare venti canzoni africane sul pattern ritmico di una batteria elettronica Korg. Suonavo una batucada brasiliana e la mixavo con una canzone dei Kraftwerk. Vorrei anche usare effetti di sintetizzatore sulle voci di Miriam Makeba, Jorge Ben o Fela Kuti, oppure suonerei le melodie orientali di Ofra Haza o Sheila Chandra con i suoni elettronici dell'etichetta tedesca SKY.»
Fuego - Misa Criolla (Gloria Glo!)
Anche la seguente rappresenta bene quel movimento:
Jorge Ben – Ponta de Lança Africano (Umbabarauma)
APPROFONDIMENTI:
Consiglio il libro e il docufilm omonimo; I RAGAZI DEL COLUMBUS
Faccio una vita misera, con pochi soldi e tante ansie nonché problemi, però bisogna ammettere che gli scenari sono meravigliosi. E cerco sempre di vivere ogni momento della mia esistenza, non mi annoio mai.
L'essenziale è fregarsene degli altri e delle tendenze, coltivando i propri interessi e non vergognandosi mai di ciò che si è, accettandosi. Allora si sarà semplici e forti, presenti e attenti; perciò anche una passeggiata nella natura, respirando l'aria fresca dopo la pioggia, diventa un momento vissuto che ti riempie, ti fa star bene e non ti fa crollare
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NB
Pubblico da sempre testi e foto con licenza Creative Commons, ossia ognuno può prendere liberamente ciò che pubblico e usarlo, basta solo che scriva chi è l'autore. Quindi l'autore (io) non guadagna un centesimo dalla libera condivisione, perciò se potete fate un'offerta.
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- Dopo gli anni di piombo, i 70, c'è stato un periodo bellissimo negli anni 80, finalmente ci si poteva divertire, la gente aveva voglia di leggerezza!
Gli rispondo:
- A parte che è una cagata sesquipedale catalogare a decenni il passato, è di una superficialità assurda, mi stai ripetendo un racconto imposto alla collettività per cancellare quanto di buono e bello c'era nel periodo in cui la gente cercava d'essere meno sciocca e di lottare per i propri diritti. Le indubbie esagerazioni erano palesemente alimentate, da chi voleva che le contestazioni e le lotte fossero invise alla popolazione. Lo dichiarò lo stesso Cossiga, che infiltrava le manifestazioni per alzare il livello di scontro e giustificare le repressioni poliziesche. Poi bombe e stragi, con le indagini inquinate da membri della P2. E poi, grazie alla televisione commerciale del piduista di Arcore, hanno inculcato un modello statunitense di consumatore beota, per il quale i prodotti diventano status symbol, da sfoggiare per figurare più benestanti di ciò che si è. Pertanto per molti diventa una vergogna sembrare poveri e non si lotta per i propri diritti. La politica diventa propaganda e promesse non mantenute, per una maggioranza di votanti dalla memoria cortissima. Inoltre sai una cosa importante? Ci si annoia, erano molto più vivi e divertenti gli anni falsamente raccontati grigi e noiosi. Per coloro che erano noiosi succedeva perché non erano se stessi, seguivano la tendenza del periodo, quindi per esempio ascoltavano cantautori impegnati di cui non capivano una sega, invece di dare sfogo alla propria cretineria con canzoni sceme, negli anni 80 e successivi potevano farlo più liberamente, perciò sembrano loro più divertenti.
- Vabbè, tu la pensi così.
- E tu cosà, tutte le opinioni hanno pari valore, trallallero trallallà. Che è, il festival del qualunquismo?
- Ognuno ha il diritto di esprimere le proprie idee.
- Una idea che è uno slogan imposto, che mi ripeti, non è un'idea tua, sei un altoparlante che trasmette messaggi di altri.
- Vabbè Andreas, sei sempre uguale, sei rimasto indietro di 40 anni. Identico ad allora. Prendi un caffè?
- Invece sono avanti, fin troppo avanti, come cantava Er Piotta, comunque la coerenza per me resta un pregio ed è un'imbecillità la frase fatta che solo gli imbecilli non cambiano mai idea, per giustificare i propri voltafaccia di comodo e il tradire la parola data. In più nemmeno sono uguale ad allora, infatti allora prendevo un caffè corretto abbondantemente, mentre ora prendo un decaffeinato. Vorrei vivere più a lungo possibile, per rompere i coglioni eternamente.